Pasquale Allotta, Mauro Sorrentino e Vincenzo Cervi ritenuti uomini del clan Moccia sono stati condannati rispettivamente a dieci anni ed otto mesi il primo, dieci anni e otto mesi il secondo e dieci anni il terzo per reati di usura ed estorsione aggravati da finalità mafiose. I tre insieme ad altri furono raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere insieme ad altre trenta persone ritenute appartenenti al clan di camorra «Moccia», attivo nei comuni napoletani di Afragola e Casoria.Durante le indagini, durate circa tre anni, i Carabinieri ricostruirono decine di episodi di prestiti a tassi usurari e numerose richieste estorsive a imprenditori. Condanne anche per Mauro Bencivenga 8 anni; Amilcare Cervo 8 anni; Danilo Aruta 4 anni; Giuseppe Iannacco 1 anno e 8 mesi. Assolti, invece, Luigi Buonerba e Giovanni Carnevale. Le indagini, durate circa tre anni, hanno permesso di documentare decine di prestiti a tassi usurari e numerose richieste estorsive a imprenditori. Attività criminali risultate riconducibili al gruppo camorristico.