Il ruolo degli stabiesi e dei vicani nel business delle false fidejussioni. Le telefonate

Nell’ambito dell’inchiesta “Garanzia 2” condotta dagli uomini del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria delle fiamme gialle di Roma, vengono alla luce i particolari attraverso i quali si ritiene che “la mente” dell’organizzazione criminale, finalizzata alla truffa ed all’esercizio abusivo della professione finanziaria, sia un uomo nato a Vico Equense, in concorso con altri, ma residente a Milano. Marco Longobardi, classe 1971, è ritenuto uno degli ideatori del raggiro ai danni di enti pubblici e privati. Longobardi è in carcere da ieri a Rebibbia insieme con gli altri due ideatori del raggiro, il siracusano eugenio Corsentini da anni residente a sarno e un un altro siracusano, maurizio Caruso, residente a Milano. Mentre sono agli arresti domiciliari altre 10 persone tra cui il noto avvocato civilista stabiese Ferdinando Grammegna. Il tutto è stato possibile dalla connivenza, emersa nel corso delle indagini, di una donna, anch’essa stabiese di origine ma residente a Roma. In alcune telefonate intercettate dagli investigatori si rileva proprio la posizione apicale del Longobardi.

In una telefonata con la convivente, il Longobardi “appare” quasi seccato dalla richiesta che gli fa la convivente, V. C. in quanto la stessa sia stata chiamata dalla segretaria (la stabiese, Emilia Casula, ndr) che chiedeva i documenti della madre di lei (la suocera del Longobardi,ndr). Non capendo a cosa servivano i documenti ha pensato di chiedere delucidazioni al Longobardi. Marco Longobardi gli risponde con tono “infastidito”, al punto che la compagna gli chiede come mai lo infastidisse, e lui risponde, in dialetto napoletano: “stamm araprenn o cunt corrent, nun te preoccupà. M’o c’o spieg io a tua mamm”.

In effetti la compagna, nel corso della telefonata, chiedeva se la madre (amministratore di una delle società finanziarie,ndr) fosse a conoscenza dell’apertura di un nuovo conto corrente. Ecco la telefonata

Longobardi: Dimmi
Vanessa: Ascolta un attimo mi ha chiamato l’EMILIA, mi ascolti?
Longobardi: e si ti sto ascoltando

Vanessa: mi ha detto: “mi serve il codice fiscale di tua mamma”. Per far che roba? Scusa ma
mia mamma lo sa?
Longobardi: VANE’ sono i soci della … tua mamma è socio della CENTRALE BROKEH con
CRILON e FINEUCO, stanno semplicemente preparando il contratto
Vanessa: no, per le firme in banca!!??
Longobardi: ah, e perché della CENTRALE BROKER vanno dichiarati chi sono i soci e quindi
semplicemente vanno dichiarati chi sono i soci
Vanessa: sia per l’affitto sia per la banca!!
Longobardi: e si perché come soci va dichiarati chi sono i soci
Vanessa: ma no, glielo dovevi chiedere a mia mamma, io non ti mando il codice fiscale
all’insaputa senza sapere neanche di cosa stiamo parlando, cioè io non glielo mando il
codice fiscale perché voglio sapere bene di cosa stiamo parlando!!
Longobardi: VANE’ stiamo araprenn’ o cunt’ corrent’ ra CENTRALE BROKER, CRILON
CONSUL TING ten ‘o 40% ra CENTRALE BROKER, tua madre è l’amministratore di
CENTRALE BROKER, le banche se ci sono all’interno di società altre …
Vanessa: mia madre è l’amministratore di CENTRALE BROKER???!!!!
Longobardi: di CRILON CONSULTING, tua mamma è l’amministratore. CRILON
CONSUL TING ten o 40% di CENTRALE BROKER? Bene, la banca censisce anche i
beneficiari economici che gli amministratori delle società, chest’ fa ‘a banc’, siccome CRILON
CONSUL TING ten o 40% e FINEUCO ten o 60%, la banca censisce come documento anche
l’amministratore di CRI LON CONSUL TING e di FINEUCO, chest’ sta facenn’ ‘a banc’, mo c’
spieg’ ij a tua mamma non t’ preoccupa’, tant’non ha da metter’ nisciuna firm’, non ha da fa’
nient’ tua mamm, semplicement’ c’ sta a visura camera!’ che tua mamm’ è l’amministrator’ e

c’ vonn’ ‘e document’ ‘e tua mamm’, così come pure stamm’ affittann’ l’uffic’ ‘e CENTRALE
BROKER e tua mamm’ è l’amministrator’ ‘e CRILON, giustament’ ‘u proprietarij ‘e casa vo’
verè i visura cameral’ e i documenti e gli amministratori delle società di riferimento, chest è,
c’ho dic’ ij a tua mamma, non t preoccupà!!!
Vanessa: e perché gli serve per lunedì?!
Longobardi: agg’ capit’, le serv’ p’ lunnrì, ogg è miercuri, mo vech’ ij non t’ preoccupà, staj
tranquilli!
Vanessa: e ma è inutile che mi rispondi con questo tono arrogante, perche è legittimo
chiedere delle spiegazioni quando si chiedono dei documenti!!
Longobardi: si ma tu mangh’ chisà che stessm’ facenn’, stam’m araprenn’ ‘nu con!’ corrent’,
chest’ stamm’ facenn’, che part’ in quart’ e subbit’ aggredisc’ e faij, ma che vuò?!
Vanessa: ma che aggredisco! ho chiesto e volevo sapere
Longobardi: chest’ è, né di più e né di meno
Vanessa: per arrabiarti vuoi dire che ti dà fastidio
Longobardi: si VANE m’ raije fastidio tu, chest’ m’ ra fastidio!
Vanessa: Va be’!

In successive telefonate, la stabiese Emilia Casula chiama Marco Longobardi per avere chiarimenti su formalità inerenti la gestione delle società ed anche per sapere esattamente quali informazioni fornire all’esterno sulla realtà delle società del gruppo e dei CONFIDI. Dal tenore di queste conversazioni emerge chiaramente che là gestione delle società è nelle mani di Marco Longobardi invece che degli amministratori formali.

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