Salerno: crac della Banca Etrusca, in appello chieste le condanne dei vertici

Salerno. Ex Banca Etrusca: chiesta la conferma della condanna di primo grado. Il sostituto procuratore generale, Renato Martuscielli, ha chiesto la condanna bis nel processo di Appello per il fallimento dell’istituto di credito. La sentenza è prevista per il prossimo 23 febbraio. Nove gli imputati che ispondono a vario titolo di bancarotta. La sentenza di primo grado emessa nel febbraio 2011 decretò la condanna a tre anni e 8 mesi per l’ex presidente del consiglio d’amministrazione, Salvatore Memoli, tre anni e sei mesi per il commercialista Giovanni Pecoraro (presidente del consiglio di amministrazione dal 7 maggio 1998) e il componente del collegio dei sindaci Giovanni Nese; tre anni e quattro mesi per Roberto Casini, Corrado Caramico, Alfonso Coppola, Riccardo Terralavoro, Saturnino Mulinaro, Gennaro Ruoppolo e il direttore Paolo Merlino; due anni e quattro mesi per Dante Memoli e il consigliere Gaetano Trotta. La dèbacle della banca Etrusca con sede a Fratte venne alla luce nel 1998 quando i clienti dell’istituto di credito trovarono le porte chiuse. Un buco da 8 miliardi di lire che portò nel giro du due anni la banca al fallimento.

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