Ha provato in tutti i modi a estorcere denaro al presidente di una cooperativa che si era aggiudicata il contratto di fitto per la gestione di parcheggi privati nei pressi del palazzo di giustizia di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Prima con allusioni, poi con minacce e aggressioni fisiche. Vincenzo Casertano, 50 anni, ritenuto affiliato al clan Belforte, è finito agli arresti domiciliari. A eseguire il provvedimento di custodia cautelare – emesso dal Gip di Napoli su richiesta della DDA partenopea – sono stati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Santa Maria Capua Vetere in collaborazione con la locale stazione. Le indagini son partite nell’estate scorsa dopo la denuncia del presidente della cooperativa che si era aggiudicato l’affitto e la gestione delle aree di parcheggio. Casertano, spiega una nota della procura, era “conosciuto quale gestore di fatto del parcheggio sito davanti al locale commissariato”. L’estorsione vera e propria – preceduta da tentativi di dissuasione dal partecipare all’affare – è cominciata subito dopo che la cooperativa ha sottoscritto il contratto di fitto. “le minacce venivano portate avanti – scrive il Gip – con il gergo criminale tipico del contesto camorristico, con le frasi ‘sono uno che sta in mezzo alla strada’, ‘mi sono fatto dieci anni di carcere’ con l’obiettivo di dare risalto alla propria caratura criminale”.