La terza sezione della Corte d’Appello di Napoli ha assolto, per “non aver commesso il fatto”, il boss dei Casalesi Michele Zagaria dall’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni dell’imprenditore Raffaele Parente. Secondo gli inquirenti partenopei, Zagaria avrebbe riscosso un ‘pizzo’ per anni dal titolare di una ditta di trasporti, nei tre classici periodi di Natale, Pasqua e Ferragosto. In primo grado, l’ex ‘primula rossa’ della camorra era stato condannato a 12 anni di carcere dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Nello stesso grado di giudizio, Zagaria era imputato anche per una seconda estorsione, quella commessa ai danni dell’imprenditore edile Bartolomeo Piccolo, dalla quale fu assolto con gli altri due esponenti del clan, Massimiliano Caterino, oggi collaboratore di giustizia, e Giovanni Garofalo.