Camorra: è morto dopo un mese il detenuto ferito fuori al carcere di Secondigliano

E’ morto nella serata di ieri all’ospedale di Caserta dove era ricoverato da un mese Lello Russo “cartolandia” il pregiudicato di Arzano legato al clan Moccia di Afragola che fu ferito mortalmente fuori al carcere di Secondigliano la mattina del 27 ottobre scorso.

Ha lottato tra la vita e la morte ma i cinque colpi di pistola che lo avevano raggiunto al volto e al torace lo avevano reso in gravissime condizioni fin da subito. Trasportato prima al Cardarelli e poi la sera del 31 ottobre a Caserta è morto ieri. Russo, conosciuto alla forze dell’ordine con il soprannome di Lello “cartolandia”, era detenuto in regime di semilibertà.
Il 27 ottobre scorso, quando è uscito dal carcere di buonora è stato oggetto di un agguato mentre stava per salire sulla sua macchina una Opel parcheggiata in via Roma verso Scampia, proprio di fronte al penitenziario.
Nella sparatoria era rimasto ferito, ma solo di striscio anche un secondo detenuto che come Russo era in regime di Semilbertà e e che era appena uscito dal carcere per andare a lavorare a Boscoreale.
Gli inquirenti che non hanno mai smesso di indagare su quell’agguato propendono per la pista dello “sgarro” al gruppo emergente denominato della “167”, nel cuore del rione popolare di via Colombo di Arzano. Un gruppo che sarebbe legato a doppio filo sia con gli Amato-Pagano che con la mala di Frattamaggiore e Cardito e che starebbe seminando il terrore tra Arzano , Scampia, Casoria, Frattamaggiore, Sant’Arpino e Crispano.
Questa nuova organizzazione criminale in forte ascesa – secondo gli investigatori –, avrebbe condizionato anche le ultime elezioni comunali ad Arzano e beneficiato di certificati per la tossicodipendenza rilasciati dai Sert di Casavatore e Scampia. Certificati per beneficiare di misure alternative al carcere.

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