Coniugi sgozzati nel Casertano: fermato il figlio

E’ stato trovato dai carabinieri il figlio di Francesco Afratellanza e Antonietta Della Gatta, i due coniugi ritrovati sgozzati nella propria abitazione di Parete, nel Casertano. E’ stato fermato lungo la via Santa Maria a Cubito direzione Cancello e Arnone. Ritrovato un coltello lungo il ciglio di una strada in Parete, localita’ Portella, distante circa un chilometro dal luogo dell’omicidio. Allo stato, il 40enne non e’ ancora stato sottoposto a fermo; in questi momenti viene sentito dal magistrato.
Sorpresi nel sonno e sgozzati in camera da letto. Sono morti così Francesco Afratellanza, 82 anni, e Antonietta Della Gatta, di 79. E’ successo in via Scipione l’Africano 18 a Parete, in provincia di Caserta. A trovare i cadaveri, alle 9.30 di questa mattina, è stata la nuora. Il sospettato numero uno è il figlio 40enne Graziano. Affetto da problemi psichici. L’indagine è coordinata dalla pm Valeria Esposito della procura di Napoli Nord.
I corpi saranno sottoposti a esame autoptico.All’origine del duplice omicidio potrebbe esserci un raptus di follia. Il figlio Graziano qualche settimana fa è stato sottoposto a Tso, Trattamento sanitario obbligatorio, e affidato alla Asl locale. In passato, secondo la prima ricostruzione, avrebbe più volte tentato il suicidio impiccandosi. Il padre e la madre, agricoltori in pensione, sono stati trovati senza vita distesi sul letto: i tagli alla gola, alcuni dei quali profondi, non gli hanno lasciato scampo.La tragedia famigliare ha scosso la cittadina, 11mila abitanti nel casertano.
A Parete si conoscono tutti e poco dopo l’arrivo delle forze dell’ordine al civico 18 di via Scipione l’Africano la notizia si è diffusa in tutto il paese. “Non hanno mai creato tensione”, dice con la voce rotta dall’emozione il sindaco, Gino Pellegrino. In mattinata vicini di casa, conoscenti e amici si sono riversati fuori dall’abitazione dei coniugi Afratellanza. “Erano brave persone”, spiegano i vicini increduli, “è una tragedia troppo grande”. I due “erano sereni. A lui piaceva il ballo”, racconta una conoscente. Il figlio? “Un pazzo”, ammette un’amica di famiglia.

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