Baby calciatore ferito dal proiettile vagante: c’è una lista di sospettati

Il muro dell’omertà a Parete, il paese che ha dato i natali al boss casalese Francesco Bidognetti, comincia a sgretolarsi. E così l’inchiesta sul ferimento del 14enne baby calciatore Luigi Pellegrino, colpito da un proiettile vagante il giorno della vigilia di Natale comincia a fare dei passi avanti. C’è una lista di sospettati e ieri i carabinieri hanno trovato un bossolo in via Vicinale Vecchia, una strada che dà sulle campagne dove, già in passato, qualcuno è stato sorpreso a esercitarsi con le armi. Quel colpo avrebbe perforato il finestrino di un furgone, colpito a quanto pare mentre era in movimento.
Negli stessi minuti in cui la pallottola vagante centrava Luigi sul corso principale del paese. Il furgone è stato sequestrato solo dopo che qualcuno ha scritto dell’episodio su Facebook. Il proprietario non ha mai denunciato il fatto. E allora ecco che si fa avanti l’ipotesi pensata fin dal primo momento ovvero che il colpo che ha ferito Luigi era destinato a qualcun altro. Gli investigatori hanno identificato fin da subito la zona a ridosso tra via Marconi, corso Vittorio Emanuele e via Turati come la scena del crimine. e’ da li certamente che è partito il colpo che ha centrato Luigi alla testa.
Gli esperti di balistica stanno comparando le dieci pistole sequestrate ai legittimi proprietari che abitano nella zona con il bosso estratto dalla testa del baby calciatore e con quelli ritrovati a terra. Si tratta di un calibro 9. I carabinieri continuano senza sosta gli interrogatori delle persone sospette, degli abitanti della zona, dei presenti sulla scena del crimine, la visione dei filmati delle telecamere pubbliche e private della zona. Insomma un lavoro immane per trovare chi ha ridotto in fin di vita un giovane di 14 anni che stava transitando e chiacchierando in strada con gli amici. Oggi i medici sottoporranno Luigi a una tac: dagli esiti si stabilirà se è possibile avviare le procedure per il risveglio. Solo dopo si saprà quali danni il ragazzino ha riportato.

Cronache della Campania@2017

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