Camorra, il pentito: ‘La rottura tra Scarpa e Casillo nacque per il duplice omicidio dei fratelli Manzo’

Il neo pentito di camorra del Piano Napoli di Boscoreale, Luigi Parascandalo, ha svelato ai magistrati della Dda di Napoli, Ivana Fulco e la procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli come funziona il “sistema droga” nella zona Vesuviana. Ma anche svelato alcuni retroscena inediti della rottura tra i Gallo-Cavalieri ovvero tra il gruppo di Natale Scarpa ‘o chiattone e quello del boss Francesco Casillo’a vurzella, signore indiscusso della piazza di spaccio del Piano Napoli di Boscoreale ovvero la Scampia della zona Vesuviana. le dichiarazioni del neo pentito sono contenute nel 218 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Laura Paciotti e che la scorsa settimana ha portato in carcere 9 esponenti del gruppo Scarpa. In un recente verbale datato 13 marzo 2017 Parascandalo racconta: ” Io ho effettivamente fatto parte dell’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, attiva al “piano Napoli” di via Passanti Scafati di Boscoreale. Ho iniziato a far parte di questa organizzazione già da quando ero minorenne, avevo appena 13 anni, rimanendone complice fino ad aprile del 2007. Questa organizzazione era capeggiata e promossa, in origine, nel 1998, di
Giuseppe Casillo, da Dario Federico, da un tale soprannominato “‘o Ninja” di Torre Annunziata, da Di Monda Francesco. Questi si occupavano dello spaccio di cocaina al “piano Napoli”… OMISSIS… Posso fin d’ora riferire che ho cognizione e notizie riferibili al duplice omicidio dei fratelli Manzo, recepite per il tramite di Scarpa Natale “‘o chiattone” e anche per il tramite del fratello dei due Manzo uccisi, intendo Manzo Antonio, che addirittura mi coinvolse in un tentativo di vendetta ali ‘omicidio dei suoi fratelli, poi non andato a frutto. Al riguardo posso riferire che in questo omicidio è coinvolto pienamente Casillo Francesco che, come mi ha riferito lo Scarpa, ha fatto da “base” ai killer che questo duplice omicidio lo avrebbero compiuto, in particolare “Michele munnezza
“, “‘o Rangetiello “, “Tonino bucatura” e “‘a Vicchiarella “, del clan “Gionta “… ciò che mi disse Scarpa Natale presso la sua abitazione ubicata in Terzigno, all’incirca nel periodo estivo dell’anno 2008, facendo riferimento ad un affare per l’acquisito di droga. Eravamo presenti io, Natale Scarpa e mio cugino Vincenzo Nappello e dopo aver concluso l ‘affare io chiesi allo Scarpa se fosse ancora in contatto con il Casillo Francesco. Predetto mi riferì che aveva rotto ogni rapporto a causa di ciò che aveva visto 15-20 minuti prima che avvenne l ‘omicidio dei fratelli Manzo presso la villa del Casillo Francesco, specificando quindi che mentre si trovava li venne subito mandato via dal Casillo in quanto era a suo dire impegnato. In quel frangente lo Scarpa mi riferì di aver visto al! ‘interno della villa del Casillo due motocicli TMAX 500cc e quattro persone li nei pressi, riconosciute dall Scarpa in Onda Umberto, Michele “munnezza “, un certo “rangtiello” ed un altro soggetto tra “à vicchiarella” o tale “chiò chiò” o “già già”. Lo Scarpa sul punto mi riferì di essere convinto che il Casillo aveva fatto da basista per i killer dei fratelli MANZO. Lo Scarpa era molto amico del Manzo Maurizio e quando mi espose questa vicenda era palesemente commosso e amareggiato per ciò che era accaduto ai Manzo, in special modo a Maurizio…”.

Renato Pagano

 1- continua

@riproduzione riservata

(nella foto Natale Scarpa o’ chiattone e Francesco Casillo a’ vurzella)

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