Camorra, il pentito: ‘I mariuoli del rione Sanità fecero la colletta per comprare il motorino rubato alla moglie del boss’

Rubarono il motorino di Dora Staterini, la moglie del boss del rione Sanità, Patrizio Vastarella, e i ladri del quartieri furono costretti a fare una colletta per ricomprarglielo. E’ quanto emerge dalle 400 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Francesca Ferri e che la scorsa settimana ha portato in carcere tutto il gotha del clan Vastarella, compresa la donna di camorra Dora Staterini, o come è stata definita dal capo della squadra mobile di Napoli, Luigi Rinella, la “cassiera e l’addetta alle pubbliche relazioni” della cosca. Il clan aveva il controllo totale del territorio. Lo hanno spiegato i due pentiti Rosario De Stefano (uomo dei Lo Russo) e Salvatore Marfè: un ex affiliato ai Ferraiuolo di Forcella. E a proposito della colletta per il motorino rubato a Dora Staterini il pentito DeStefano ha raccontato: “Tutti i mariuoli della Sanità fecero la colletta, raggranellarono fino a tremila euro, per comprare il motorino alla moglie di Patrizio Vastarella. Poi ci fu il pestaggio di un uomo dei Sequino, indicato come responsabile”. Intanto Dora Staterini ieri è stata interrogata dal gip e ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere in attesa di studiare l’ordinanza e preparare il Riesame. Oggi toccherà agli altri della famiglia, compreso il marito, il boss Patrizio Vastarella e agli altri arrestati nel blitz.

Cronache della Campania@2018

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