Camorra, il boss pentito Amirante: ‘Abbiamo sparato insieme ai Rinaldi contro i Mazzarella’. IL RACCONTO

Dei rapporti tra i Rinaldi ed il gruppo Amirante-Sibillo ha riferito anche il boss pentito Vincenzo Amirante, padre di Salvatore ed elemento di spicco dell’omonimo gruppo. Nell’interrogatorio del 22 novembre del 2017 Amirante avrebbe riferito anche di azioni di fuoco, in cui il suo gruppo aveva dato appoggio ai Rinaldi facendo riferimento ad azioni di fuoco, le cd. stese, perpetrate nelle Case Nuove e all’accordo con i Rinaldi di colpire gli affiliati ai Mazzarella. Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia sono contenute nelle 100 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Alessandra Ferrigno e che due settimane fa ha portato in carcere il boss Ciro Rinaldi My way e altri 8 in qualità di mandanti, esecutori materiali e persone di appoggio per il duplice omicidio di Raffaele Ultimo Cepparulo e dell’innocente Ciro Colonna, avvenuto a Ponticelli il 7 giugno del 2016. Ha raccontato Amirante:  “omissis… sono stato arrestato il 17 febbraio del 2016. Dal 2000 al 2016 data dell’arresto sono stato sempre libero sul territorio, salvo dei piccoli periodi di detenzione per dei definitivi che non ricordo esattamente quando ho contato …. I rapporti con i Rinaldi li avevamo già quando noi eravamo solo clan Amirante-Sibillo, prima di formare un ‘unica cosa con i Giuliano e Brunetti. In particolare i rapporti con i Rinaldi all’epoca del clan AMIRANTE/SIBILLO erano curato da mio figlio, Salvatore.
Mi riferisco al periodo precedente all’arresto di Maurizio Ferraiuolo. A mio figlio i Rinaldi erano stati presentati da Garofalo Vincenzo che stava con Ferraiolo…. confermo che quando parlo dell’arresto di Maurizio Ferraiuolo mi riferisco al giugno 2012. I rapporti all’epoca con i Rinaldi erano con Ciro Rinaldi, Sergio Grassia, Bizeffe, O Pop, Maddaluno Raffaele. C’era anche uno che scendeva di rado, di cui ora non ricordo il nome ma di cui ho già parlato in precedenti interrogatori…. quando mio figlio è stato arrestato per uno scippo -dopo un anno a Poggioreale è stato messo agli arresti domiciliari a Roma- ho cominciato ad avere io i rapporti con i Rinaldi e tutti gli altri clan. Volevamo prenderci la Maddalena Inizialmente gli accordi erano che loro ci avrebbero aiutato a prendere la Maddalena, poi invece decisero che dovevano avere una quota anche loro… omissis…
Abbiamo poi fatto scorrerie armate contro Ferraiuolo insieme ai Rinaldi quando mio figlio era libero… un ‘altra sparatoria è avvenuta alle Case Nuove, noi fornimmo supporti ai Rinaldi, in particolare a o Pop, Maddaluno  Raffaele, noi eravamo io e Pasquale Sibillo. Sparammo in alcuni balconi alla case nuove per colpire delle persone che avevano sparato a qualcuno che apparteneva ai Rinaldi. Alle Case nuove abbiamo sparato in due occasioni diverse. Abbiamo colpito solo i balconi…. Facevamo spesso riunioni sia alla Maddalena che a San Giovanni con Rinaldi per parlare delle azioni da commettere contro i Mazzarella. Gli accordi erano che chi di noi avesse incontrato un Mazzarella avrebbe organizzato per colpirlo anche avvalendosi degli altri gruppi alleati. Gli incontri avvenivano nelle scale del palazzo di Ciro Rinaldi però sono stato a casa anche di Ciro Rinaldi, di Maddaluno Raffalele, Sergio Grassia e del fratello Bizeffe. Omissis Quanto ai rapporti dei Rinaldi con i Formicola, posso dire che in una occasione venne da noi Sergio Grassia con una persona che non conosco a dirci che era dei Formicola e che doveva recuperare dei soldi di usura da uno della Maddalena e voleva il nostro supporto. Noi glielo demmo ma non trovammo la persona.Era uno che aveva avuto dei soldi in prestito, aveva un negozio di profumi alla Maddalena ma noi non lo trovammo. Quello dei Formicola che voleva recuperare i soldi era appena uscito dal carcere. Non ricordo come si chiama e non saprei riconoscerlo in fotografia perché è passato un po’ di tempo. Posso dirvi che una volta in una riunione i Rinaldi ci chiesero di andare dalla famiglia di omissis a portare l’imbasciata di portare a San Giovanni la mattina dopo 50.000,00 euro perché fino a quel momento avevano pagato ai Mazzarella e dovevano ora pagare ai Rinaldi…omissis..Noi Amirante non andammo perché io conoscevo omissis e mi dispiaceva. Quando ciro Rinaldi ha capito che non sarei andato disse che avrebbe mandato i Sibillo e i Giuliano. Ed effettivamente davanti a me mandò… omissis… So che hanno mandato l’imbasciata a omissis sarebbe andato da Ciro Rinaldi a risolvere la situazione. Effettivamente in una discussione con Ciro Rinaldi nella quale io gli rinfacciai che non ci aveva dato una parte dei soldi dell’estorsione lui mi disse che non ci aveva dato la quota perché non eravamo andati noi. Mi disse che aveva preso i soldi dell ‘estorsione ma non quanto. Mi fu confermato da Pasquale Sibillo .I Sibillo e i Giuliano ebbero la loro quota.Era Natale non so di quale anno. non sono sicuro dell’anno ma potrebbe essere il 2014 perché nel dicembre 2015 ero latitante e i rapporti con i Rinaldi erano già chiusi.
Prima che i Rinaldi ci dessero addosso venne o Pop alla Maddalena chiedendomi di darci qualcosa dei proventi della Maddalena. Come se fosse venuto con le buone ma in realtà dopo qualche giorno ci attaccarono i Brunetti come ho già riferito al dott. De Falco.Il nome della persona che non ricordavo prima e che era con Rinaldi si chiama Tattà di soprannome.

Renato Pagano

3.continua

@riproduzione riservata

(nella foto Vincenzo Amirante e Ciro Rinaldi)

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