Non aveva alcun collegamento ne interessi con il gruppo di Antonino Di Lorenzo o’ lignammone il narcos di Lettere ai domiciliari da pochi giorni e arrestato l’8 maggio scorso per traffico di droga. Ciro Gargiulo, detto o ciruzzo o’ biondo 54enne di Casola è l’unico dei 12 indagati a cui il Tribunale del Riesame dell’Aquila ha revocato la misura cautelare. Era accusato di aver favorito la piantagione di marijuana in un vasto appezzamento di terreno nel Fucino, tra le campagne della zona di Avezzano in Abruzzo. Il suo avvocato difensore, Alfonso Piscino, è riuscito a dimostrare che la famosa telefonata che secondo l’accusa dimostrava il suo coinvolgimento nel traffico, altri non era che un appuntamento per una battuta di caccia con Carmine Di Lorenzo, il 22enne figlio del boss Antonino. Cadute tutte le accuse quindi Gargiulo torna ad essere un uomo libero.