La ‘ndrangheta, Casalesi e Mafia all’ombra dei lavori per Expo

Rapporti con i Casalesi nel cui nome operava nel Veneto imponendo il pizzo, truffe ed usura ma anche rapporti con la mafia siciliana e la ndrangheta. Luciano Donadio, il 43enne ritenuto a capo della costola lagunare del clan di Casal di Principe, riusciva a mettere d’accordo tutti per il suo essere disponibile o, come lui stesso ammette in una conversazione con una donna, essere “amico degli amici”.
Proprio quella conversazione, intercettata dagli inquirenti, assume un rilievo investigativo molto importante per delineare il profilo criminale trasversale di Donadio che racconta prima la presa del potere in Veneto a scapito dei gruppi locali.

Gustavo Gentile

Ultime News

TI POTREBBE INTERESSARE
NEWS

Napoli: i genitori di Francesco Pio Maimone scrivono a Carlo Chiaro in una lettera commovente

La commovente lettera dei genitori di Francesco Pio Maimone...

17enne ferito da colpi di pistola a Bagnoli mentre si trovava in un bar

Giovane ferito da colpo di pistola a Bagnoli La scorsa...

Nuova inchiesta sulla camorra di Ponticelli: richiesti più di 250 anni di carcere

Processo di primo grado a Napoli contro il cartello...

Il boss Domenico Belforte rimane al 41 bis: considerato pericoloso dai giudici

La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma Domenico Belforte,...