Boscotrecase, muratore ucciso dal suo capomastro per un lite di lavoro

Si è costituito l’uomo che questo pomeriggio ha fatto fuoco, uccidendolo, contro Gaetano Ariosto, napoletano che avrebbe compiuto 49 anni il prossimo mese di novembre, gia’ noto alle forze dell’ordine.

La vittima, un muratore originario di san Giovanni a Teduccio, è stata ammazzata con un colpo di arma da fuoco in via Rio a Boscotrecase. Da quanto si apprende l’uomo, del quale non sono note le generalità, si sarebbe presentato presso la caserma dei carabinieri di Torre Annunziata che indagano sull’omicidio. Si tratterebbe di un capomastro della ditta dove lavorava saltuariamente Ariosto. Non ancora chiari i motivi che hanno indotto l’uomo a fare fuoco.

Intanto emergono ulteriori particolari sulla vittima: residente nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, era fratello di Pasquale Ariosto, considerato vicino al boss oggi in carcere Roberto Mazzarella e condannato in passato per l’omicidio di Luigi Mignano, avvenuto nell’aprile del 2019.

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Mignano era cognato del boss Ciro Rinaldi, e fu ucciso davanti a una scuola elementare a San Giovanni a Teduccio. Il cosiddetto omicidio dello zainetto, perche’ la vittima era in compagnia del nipote di pochi anni, che scappando perse la sua borsa della scuola.

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Boscotrecase, muratore ucciso dal suo capomastro per un lite di lavoro di Giuseppe Del Gaudio / Cronache della Campania

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