Napoli, rivelazione choc durante processo sul saccheggio alla biblioteca dei Girolamini

Riservo’ anche un colpo di scena, il 16 ottobre del 2019, il processo sul cosiddetto saccheggio della nota biblioteca napoletana dei Girolamini, ora dissequestrata. L’ex direttore Marino Massimo De Caro, durante una delle udienze, rivelo’ ai giudici di essere stato in procinto di acquistare un prezioso volume riportante delle postille di Galileo Galilei:

“Un libraio di Firenze – disse alla Corte – mi offri’ un libro postillato a mano da Galileo Galilei, per un milione di euro, non potevo comprarlo….fu venduto ad un acquirente privato statunitense per due milioni di euro e adesso si trova li’, fui io a portarcelo”.

Nell’inchiesta e’ rimasto coinvolto anche l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri al quale venne contestato il reato di concorso in peculato. L’ex parlamentare fu pero’ assolto dall’accusa, il 19 gennaio del 2021, dopo essere uscito indenne anche da un altro processo, per ricettazione, a Milano.

L’ex senatore forzista venne accusato dell’appropriazione di tredici volumi, trafugati dalla Biblioteca dei Girolamini di NAPOLI, libri che erano stati asportati dall’ex direttore Massimo Marino De Caro, suo vecchio amico e appassionato bibliofilo. Fu proprio De Caro, poi condannato a sette anni di reclusione, a tirare in ballo dell’Utri.

Napoli, rivelazione choc durante processo sul saccheggio alla biblioteca dei Girolamini di A. Carlino / Cronache della Campania

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