Torre Annunziata, morte Aldo Gionta: domani l’autopsia a Castellammare

Sarà effettuata con molta probabilità nel primo pomeriggio di domani l’autopsia sul corpo di Aldo Gionta cugino omonimo del boss poeta di Torre Annunziata e nipote del capoclan Valentino, morto il 12 febbraio scorso nella sala operatoria dell’ospedale “Sant’Anna” di Boscotrecase mentre era in sala operatoria per essere sottoposto ad un intervento chirurgico per una frattura di tibia e perone. L’esame autoptico sarà effettuato dal dottor Massimo Esposito, specialista nell’Istituto di Medicina legale dell’Università Federico II presso il Secondo Policlinico di Napoli nella sala mortuaria del cimitero di Castellammare. Esposito è il perito dell’accusa ed lo stesso che eseguì un supplemento d’indagine sulla morte in corsia della giovane mamma Tommasina De Laurentiis. Sono tre i medici indagati (un ortopedico, un anestesista ed un cardiologo): si tratta di G.S., G.B. e L.G., presenti nella sala operatoria al momento della morte del 47enne,. I parenti di Aldo Gionta hanno presentato una denuncia in tribunale lo scorso 16 febbraio. A sporgerla è stata la moglie del nipote del “super-boss”. Il legale di famiglia, l’avvocato Giovanni Tortora, ha nominato un proprio consulente di parte, che domani assisterà all’autopsia sulla salma: è il dottor Piermario Olivieri, specialista in medicina legale di Torre del Greco.

Ultime News

TI POTREBBE INTERESSARE
NEWS

Ex killer pentito arrestato a Roma, chiuse indagini sull’omicidio di Siani.

Arrestato ex killer e camorrista pentito a Roma Salvatore Migliorino,...

Chiesti sei ergastoli per i boss dell’organizzazione criminale di Gomorra per otto omicidi commessi.

Processo contro i boss della seconda faida di Scampia Nel...

Scimmia e violenze in carcere: la mia testimonianza contro gli abusi

Violenze nel carcere: le testimonianze al maxi-processo Proseguono le testimonianze...

Processo per estorsione a Gennaro Morgillo, uomo che uccise il padre vittima della Camorra: chiesto il giudizio.

Accusa di estorsione ai danni di Francesco D’Angelo Il ras...