Omicidio stradale, nuova perizia per l’attore Diele che travolse Ilaria Di Lillo a Salerno

Propensione ad assumere droghe o guida sotto l’effetto di stupefacenti: è questa la sottigliezza sulla quale puntano i difensori dell’attore Domenico Diele, accusato di omicidio stradale per la morte della donna salernitana Ilaria Dilillo. E’ una battaglia a colpi di perizie quella che gli avvocati di Diele, Viviana Straccia e Ivan Nigro hanno intrapreso con la Procura di Salerno e con la parte civile rappresentata dai familiari della vittima e assistita dall’avvocato Michele Tedesco.
La perizia depositata dagli avvocati di Diele dice più o meno questo: “se è pur acclarato il fatto che il giovane attore abbia fatto uso di sostanze stupefacenti non è invece altrettanto evidente che, nel momento stesso in cui era alla guida della sua auto e si è scontrato con lo scooter della Dilillo, fosse attivo il principio psicotropo”. Secondo la difesa, le analisi eseguite su Diele al momento dell’arresto non erano precise in quanto indicherebbero soltanto una propensione dell’attore a prendere droga, ma questa era cosa nota e ‘confessata’ dallo stesso Diele al momento dell’interrogatorio dopo l’arresto. Intanto si attende la perizia tecnica sulle modalità dell’incidente avvenuto lo scorso 24 giugno sulla corsia nord dell’autostrada del Mediterraneo nei pressi dello svincolo di Montecorvino Pugliano. Ilaria Dilillo, 48 anni, era in sella ad uno scooter quando Diele tornava alla guida della sua A3 da una festa di matrimonio in provincia di Matera. L’impatto tra i due mezzi fu fatale per la donna che morì sul colpo. Diele risultò positivo sia ai cannabinoidi che agli oppiacei. L’attore 31enne, inoltre, guidava senza patente in quanto gli era stata sospesa un anno prima per uso di stupefacenti. Gli agenti della polizia stradale di Eboli lo arrestarono per omicidio stradale aggravato. In seguito Diele ha ottenuto i domiciliari con il braccialetto elettronico.

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