Ecco chi sono le nuove leve del clan Lo Russo

Nelle circa mille pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Francesca Ferri viene ricostruita nei dettagli il nuovo organigramma dei reduci del clan Lo Russo di Secondigliano. Il gip e la Dda di napoli che ha coordinato le indagini hanno analizzato singolarmente le figure degli arrestati e i ruoli ricoperti all’interno dell’organizzazione. Ecco le prime 15 figure come come contenute in ordine alfabetico nell’ordinanza.
1. ACETO Anna.
Gestisce insieme al figlio Sansone Mario la piazza di spaccio dei Lo Russo attiva nel Rione San Gaetano. Da anni inserita nell’illecito settore  arrestata più volte (fin dal 1999) per delitti concernenti gli stupefacenti  e controllata più volte con personaggi gravitanti negli ambienti della criminalità anche organizzata mianese. Anna Aceto, dopo un lungo periodo di detenzione, nel 2003 ha beneficiato degli arresti domiciliari ma dalle indagini è emerso  come la stessa non abbia mai smesso di occuparsi
della ‘piazza’ di spaccio. Aveva avuto anche i, ruolo di pagare le mesate alle famiglie di carcerati.
2. ADDEZIO Mauro.
Incensurato, appartiene al gruppo di fuoco di Perfetto Ciro: si occupa della tutela armata del territorio per conto del ‘delegato’ dei capitoni (Perfetto Ciro, subentrato a Davide Carletto) si reca sulle piazze di spaccio a riscuotere il denaro. In rapporti di parentela con Luigi Cutarelli, killer di fiducia di Carlo lo Russo, Addezio riveste nel clan un ruolo di fiducia essendo non solo armato ma anche delegato alla custodia del denaro delle piazze che riscuote e poi consegna al clan. Dagli atti non solo non risulta la recisione dei rapporti con la criminalità organizzata ma, al contrario, si registra la sua pervicacia criminale all’indomani del pentimento di Carlo Lo Russo: ed invero, il 27 dicembre 2016 è stato arrestato in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare per estorsione, tentato omicidio e porto abusivo d’armi, in concorso con Prinno Luigi e Pagliuca Sergio, poiché ritenuti far parte di un gruppo scissionista del Clan Lo Russo operante nel quartiere di Chiaiano. Al momento dell’esecuzione veniva sorpreso in possesso di un’arma e, pertanto, veniva arrestato in flagranza di reato.
3. ANNUNZIATA Gianluca.
Incensurato, affiliato armato del clan dei capitoni, fa parte del gruppo di fuoco di Ciro Perfetto. E non solo: è il gestore della Piazza di spaccio di Miano (Abbasc o’ Mexico) e del rione San Tommaso (le Palazzine di Mussolini).
4. BOSTI Ettore.
Si tratta di un esperto trafficante di stupefacenti da anni in rapporti d’affari con i capitoni e pronto, anche dopo l’arresto di Tonino a proseguire i medesimi rapporti nel settore in argomento attraverso il braccio destro del capo clan, Esposito Claudio. La sua professionalità ed esperienza si conferma anche all’indomani del ritorno sul territorio napoletano di Carlo Lo Russo
5. CANGIANO Salvatore.
Gravato da precedenti per rapina e droga, gestisce insieme a Peppe ‘a mafia ed agli affiliati al clan Lo Russo Mango Luigi, Annunziata Gianluca e Peluso Alessio la piazza
di spaccio di cocaina dei Lo Russo attiva abbasc ‘o Mexico.  Pescetiello è inserito da anni nell’illecito settore del traffico di droga. Nonostante i lunghi periodi detentivi sofferti, il Cangiano non ha mai smesso di occuparsi di stupefacenti, ritornando sempre ad operare nella ‘piazza’ di spaccio.
6. CARRINO Vincenzo, detto o’ Checco.
Gravato da precedente per droga, affiliato armato del clan dei capitoni, fa parte del gruppo di fuoco di Ciro Perfetto. E non solo: ‘o Checco è impegnato nelle attività di recupero del denaro dalle piazze di spaccio di stupefacenti e nella punizione degli spacciatori che non rispettano il ‘sistema’. Per altro il 19 settembre 2016 è stato  arrestato in flagranza per il reato di ricettazione e porto abusivo di armi comuni da sparo unitamente all’odierno coindagato  Eugenio Di Fenza Junior.
7. CASO Gaetano, detto Nino.
Affiliato armato del clan dei capitoni, fa parte del gruppo di fuoco di Ciro Perfetto . ‘Nino’, come tutti gli uomini del gruppo di Perfetto Ciro, è impegnato nella
difesa del territorio dei Lo Russo (il Don Guanella, nello specifico) dagli attacchi di gruppi criminali rivali, quali quello facente capo a  Walter Mallo; nonchè nella
punizione degli spacciatori che non rispettano il ‘sistema’. D’altra parte, quale uomo armato dei capitoni ha la disponibilità delle armi custodite nell’arsenale di via Janfolla e nel periodo di reggenza di Carlo Lo Russo. Ciò a conferma anche della circostanza che Nino non ha mai reciso i rapporti con la criminalità organizzata.
8. CHIANESE Domenico, detto o’ Russ.
Gravato da precendenti per rapina e droga, o’ Russ, è un pusher di alto livello dedito alla vendita delle droghe leggere a Piscinola, in mezzo alla chiesa, nei territori sottoposti al controllo del clan Lo Russo e secondo le regole da costoro imposte. Il numero di cessioni monitorate, la diversa natura di sostanza venduta e lo stabile inserimento nell’associazione droga gestita e controllata dai capitoni, rende concretoil suo inserimento stabile nella cosca.
9. CORONA Marco, detto o’ Cines
Con l’aiuto di D’Andrea Tommaso detto Tommy, Marco ‘o cinese si occupa da molti anni di rifornire di sostanze stupefacenti (erba e cocaina) le piazze di spaccio dei Lo
Russo ed in particolare quelle di Marianella. Ha rapporti diretti e fiduciari con i capitoni ed in particolare con Enzo ‘o signore (Vincenzo Lo Russo, figlio di Giuseppe) e contribuisce al sostentamento dell’associazione attraverso il pagamento di una quota mensile fissa.
10. CRISTILLI Antonio, detto o’ Tacchin
Incensurato, ‘o tacchino, suocero di Giggiotto (Russo Luigi, storico affiliato al clan dei capitoni) gestisce una piazza di cocaina del clan Lo Russo sotto il ponte del Don
Guanella da anni,ed ha rapporti diretti e fiduciari con i capitoni.
11. D’AMICO Vittorio
Incensurato, ‘Vittorio’ è uno spacciatore che opera anche al fianco di Davide Davide; amico di Sannino Antonio e di Davide Davide, si rifornisce proprio da costoro e riceve i consigli dei più esperti Davide Davide e Sannino Antonio che in parte il giovane Vittorio ha già attuato al fine di garantirsi maggiori proventi. Spaccia erba ma anche cocaina ed è chiaramente uno dei tanti titolari di piazze gestite dai Lo Russo. Non si tratta di uno spacciatore occasionale o improvvisato ma di un pusher di sostanze di diversa qualità, in crescita.
12. D’ANDREA Tommaso, detto Tommy
Gravato da un precedente per droga, al fianco di Marco Corona ‘o cinese, D’AndreaTommaso detto Tommy, si occupa da molti anni di rifornire di sostanze stupefacenti
(erba e cocaina) le piazze di spaccio dei Lo Russo ed in particolare quelle di Marianella. Per tale attività i due fornitori pagano una quota mensile fissa con cui contribuiscono al sostentamento dell’associazione.
13. D’ANGELI Giuseppe
Incensurato, Peppe è un esperto trafficante di stupefacenti da anni in rapporti d’affari con Ettore Bosti e, dunque, anche con i capitoni.
14. DAVIDE Antonio, detto Brodino
Incensurato, come ricostruito, in particolare, ‘brodino’, fratello del più esperto Davide Davide, è uno spacciatore che opera nella piazza di cocaina del Don Guanella con Davide Davide e Sannino Antonio. Non si tratta di uno spacciatore occasionale o improvvisato ma di un pusher di cocaina inserito in una lucrosa piazza.
15. DAVIDE Davide
Gravato da un precedente per droga,Davide Davide gestisce, in società con Antonio Sannino e con l’aiuto di piccoli spacciatori, la lucrosa piazza di spaccio di cocaina del Don Guanella operativa negli ultimi tempi grazie alla vendita ‘a telefonino’. La consapevolezza dei rischi di arresti non induce il Davide ed i suoi soci a desistere dallo svolgimento dell’attività cui è/sono professionalmente dediti. A tal fine, illuminante della spregiudicatezza dei soggetti coinvolti nell’illecito traffico in argomento e della ‘scelta’ di vita intrapresa si riporta la conversazione registrata in occasione di una condotta di spaccio. All’interno dell’autovettura ambientalizzata c’è Davide Davide in compagnia di Spina Ciro che, immediatamente dopo la telefonata del cliente  viene invitato a scendere dall’autovettura. Spina Ciro non reagisce bene a tale invito e pertanto
DavideDavide gli spiega il motivo, che non è nella paura di perdere un cliente “…però pure per i clienti, dai, mi acchiappi a qualche cliente, non fare lo scemo, non ti ingrippare, tieni la macchina, non è che stai a piedi.” e neanche perché Davide non vuole far conoscere i suoi affari a Spina “…mica perchè non ti voglio far vedere le cose mie…”: Davide Davide, consapevole che anche Spina Ciro spaccia, spiega a quest’ultimo che è sempre meglio spacciare da soli in macchina, perché in caso di arresto da parte delle forze dell’ordine. il soggetto rimasto in libertà può sopperire alle mancanze economiche del detenuto per la sua famiglia “per lo meno stai sicuro che una settimana gliela dò io, hai capito?” facendo presente che questo discorso vale anche tra lui e Sannini Antonio “Perchè, pure con Scignetella… non vado mai, io perciò non sto mai con lui… Hai capito… tu dici …ma se arrestano a lui, fratello, per lo meno stai sicuro che una settimana gliela dò io, hai capito?… Ci andiamo a fare due, tre anni di carcere e ci incontriamo che teniamo le pezze in culo, glielo dico sempre”.

1.continua

Ultime News

TI POTREBBE INTERESSARE
NEWS

Chiesti sei ergastoli per i boss dell’organizzazione criminale di Gomorra per otto omicidi commessi.

Processo contro i boss della seconda faida di Scampia Nel...

Scimmia e violenze in carcere: la mia testimonianza contro gli abusi

Violenze nel carcere: le testimonianze al maxi-processo Proseguono le testimonianze...

Processo per estorsione a Gennaro Morgillo, uomo che uccise il padre vittima della Camorra: chiesto il giudizio.

Accusa di estorsione ai danni di Francesco D’Angelo Il ras...

Napoli: droga in carcere tramite droni, ai domiciliari sospettato Alessandro Iuliano.

La decisione del Tribunale del Riesame Il Tribunale del Riesame...