Camorra a Ponticelli, il ferimento del calciatore incensurato e la guerra ai De Micco

Che succede a Ponticelli dopo il maxi blitz contro i De Micco “Bodo”? Perchè due sparatorie nel giro di due giorni? E soprattutto perché ferire un giovane incensurato, che risulta estraneo alla camorra, nonostante il padre in carcere per droga e il nonno al 41 bis, come il 20enne calciatore Ciro Rigotti? E’ un errore di persona? O un messaggio ben preciso a quelli dei “Bodo” che la loro epoca sta per finire? Sono questi gli interrogativi a cui sono chiamati a rispondere gli investigatori all’indomani della gambizzazione dell’ex calciatore del Savoia, figlio di Silvio ex gestore delle piazze di spaccio dei D’Amico “fraulella” del rione Conocal ma uno dei pochi non in contrasto con i De Micco.
E proprio nel rione Conocal che si è consumata la gambizzazione. La versione del ragazzo non convince del tutto gli inquirenti ma il timore dopo il colpo ricevuto giustifica in parte la sua versione di essere stato vago nel racconto. “Poco prima delle due mi trovavo in via Mario Palermo, nei pressi del centro ricreativo Endas, all’interno del rione Conocal. Stavo rincasando quando ho avvertito distintamente, alle mia spalle, il rumore dello scarrellamento di una pistola. Poi c’è stata l’esplosione e sono caduto in terra. Non sono in grado di dire chi abbia sparato, non ho visto né riconosciuto nessuno”.
Gli investigatori stanno cercando di capire perché proprio lui. E ‘ molto probabile che si è tratta di un obiettivo facile perché il ragazzo sentendosi estraneo alle logiche criminali non ha preso alcun accorgimento dopo la stesa dell’altra notte in via Camillo e Meis e dopo l’aggressione avvenuta nei confronti dei gestori di una piazza di spaccio dei De Micco da parte del gruppo emergente dei Minichini-Schisa. che con i Mammoliti-Baldassare stanno cercando di ritagliarsi lo spazio che con la presenza dei De Micco non potevano avere. Rigotti si è intrattenuto fino a tardi per strada come fanno i giovani della sua età che non hanno un lavoro.
E quindi è stato facile colpirlo. Gli agenti del commissariato di Ponticelli e quelli della Squadra Mobile che stanno conducendo le indagini stanno cercando di capire se attraverso qualche telecamere che si trova in zona si riescono ad avere elementi utili alle indagini. Ma la convinzione che gli equilibri dopo il blitz siano rotti è forte. I De Micco negli ultimi due anni, come hanno dimostrato le indagini hanno fatto il bello e cattivo tempo, imponendo la loro legge, su tutta Ponticelli. Il 15 novembre non è lontano. E quel giorno fu ucciso il pregiudicato Ciro Nocerino e ferito un innocente che era con lui. Secondo le indagini l’uomo voleva lasciare i De Micco al quale era legato e per questo sarebbe stato punito.

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