La ‘paranza’ dei Quartieri Spagnoli rapinava Rolex a Milano: 6 nuove ordinanze. I NOMI

Napoli. Dai Quartieri Spagnoli a Milano per compiere rapine a persone con Rolex. Sono 6 le rapine contestate nell’ordinanza firmata il 25 settembre dal gip Anna Magelli, su richiesta del pm David Monti, alla “paranza” di scippatori trasfertisti arrestati dalla Squadra mobile. Gli episodi (5 consumati e uno tentato) sono avvenuti tra novembre 2017 e marzo 2018, il bottino complessivo è di oltre 100mila euro. Quattro destinatari del provvedimento erano già stati arrestati in flagranza nel marzo 2018 e stanno scontando le pene con le rispettive misure: Roberto Santopaolo di 35 anni, Antonio Mazzocchi di 37, Giuseppe Prinno di 52, il cugino omonimo di quest’ultimo Giuseppe Prinno di 43 Gli unici catturati stamattina sono Alessandro Canneva di 48 anni ed Ernesto Spaziale di 41. Canneva, socio e titolare di un ristorante in zona corso Vercelli, era il basista a Milano e aveva il compito di trovare alloggio agli scippatori. Prenotava i posti letto ai suoi complici provenienti dai Quartieri Spagnoli, fingendo che fossero muratori in trasferta per ristrutturare il proprio locale. Spaziale, invece, si occupava di trasportare i mezzi dei rapinatori da Napoli a Milano a bordo di un furgone. Negli ultimi casi il valore degli orologi rubati supera di gran lunga i 100mila euro: fra questi anche un modello Rolex Daytona degli anni ’60 di cui nemmeno il proprietario ha saputo quantificare il valore. E’ servita la memoria storica dell’ex dirigente della squadra antirapine di Milano e l’occhio di un poliziotto fuori servizio a concludere questa indagine: al centro sempre un tipo di moto che la banda usava da almeno un decennio come mezzo privilegiato, la Honda Hornet. Un modello che è considerato particolarmente maneggevole nelle vie cittadine: uno degli arrestati, peraltro, è stato raggiunto stamattina dall’ordinanza in casa sua a Giugliano mentre era ingessato, per aver subito un incidente a bordo dello stesso modello a Cervia, dove era andato verosimilmente per “lavorare” evadendo dai domiciliari, quest’estate. La moto è stata riconosciuta a Milano da un poliziotto fuori servizio, che l’ha notata qualche tempo fa, in una zona affollata, affiancarsi ad uno scooter per poi lasciare che il suo passeggero scendesse per trasbordare sull’altro veicolo: un movimento sospetto che lo ha portato a registrare la targa. Questo ha fatto sì che i passaggi del mezzo potessero essere riscontrati con le telecamere delle Ztl e di Area C: passaggi che corrispondevano ai giorni delle denunce per rapina. Il modello ha portato a indagare a colpo sicuro i 6 che già in passato avevano colpito il centro di Milano sulla stessa moto. E’ così stato inequivocabile che si trattasse della banda composta dalla ‘paranza’ dei Quartieri Spagnoli. Alessandro Cannava, 48 anni ( originario di Fuorigrotta,) gestisce un ristorante pizzeria napoletana in corso Vercelli a Milano e nella ‘paranza’ aveva il ruolo di basista. Quando gli altri 4 venivano in città trovava loro alloggi tramite AirBnb o altre piattaforme di affitti brevi, giustificando la loro presenza come operai che stavano ristrutturando il suo locale. Questa mattina le ordinanze hanno raggiunto 4 dei 6 componenti della banda mentre stavano già scontando misure cautelari, qualcuno in carcere, qualcuno ai domiciliari.
Cronache della Campania@2019

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