Picchia e minaccia compagna: il boss Gagliardi condannato anche in appello

In un periodo di crisi del suo matrimonio aveva allacciato una relazione sentimentale con un esponente di spicco della camorra di Mondragone Angelo Gagliardi ā€“ attualmente in carcere ā€“ ma ben presto si eā€™ ritrovata vittima di un incubo fatto di continue aggressioni fisiche e minacce di morte, che non hanno risparmiato neanche la figlia minore.

Una vicenda di violenza di genere ā€“ in cui eā€™ emerso peraltro un ruolo ā€œattivoā€ nelle violenze di altre donne vicine al boss ā€“ che si eā€™ conclusa alla Corte di Appello di Napoli con la condanna di Gagliardi per stalking a 5 anni e tre mesi di carcere, che conferma la pena disposta in primo grado dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere qualche mese fa (giugno 2021).

La storia si eā€™ consumata in un breve arco temporale, ovvero dal luglio 2019, quando la vittima e il boss hanno iniziato a frequentarsi, al gennaio 2020, quando la donna ha contattato tramite facebook un maresciallo dei carabinieri in servizio alla stazione di Mondragone chiedendogli aiuto e facendo poco dopo arrestare Gagliardi; questā€™ultimo era uscito di carcere nel 2018 dopo trentā€™anni passati in cella per gravi reati di camorra, omicidi, rapine.

Dalle intercettazioni e da alcune testimonianze raccolte dai carabinieri coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, sono emersi i numerosi episodi di violenza subiti dalla vittima e da sua figlia per mano di Gagliardi, che teneva costantemente sotto osservazione la compagna grazie ad unā€™altra donna di provata fedeltaā€™, Giovanna Piscitiello, anchā€™essa sotto processo per tale vicenda con il compagno Alessandro Martino.

La Piscitiello, eā€™ emerso, piuā€™ volte ha assistito alle violente aggressioni di Gagliardi verso la compagna, senza mai intervenire o denunciare nulla, e in altre circostanze si eā€™ anche presentata dalla donna con il boss, permettendo a questā€™ultimo di poter avventarsi sulla compagna.

Gli stessi carabinieri intervennero ad un supermercato di Mondragone dove Gagliardi aveva raggiunto la compagna offendendola duramente in pubblico. Anche la figlia della donna eā€™ stata piuā€™ volte picchiata e minacciata da Gagliardi (difeso da Antonio Miraglia). Dopo la conclusione dellā€™appello per Gagliardi, ora per la vittima e la figlia (difese da Lucia Tommasi, Gianluca Giordano e Andrea Balletta) resta da affrontare il processo stralcio agli altri due imputati, appunto la Piscitiello e il compagno

Picchia e minaccia compagna: il boss Gagliardi condannato anche in appello di A. Carlino / Cronache della Campania

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