E’ rientrata dopo alcune ore la protesta dei detenuti del carcere di Fuorni, a Salerno, scoppiata per l’annunciata sospensione dei colloqui per contrastare il contagio per il coronavirus. Alcuni detenuti hanno danneggiato le suppellettili in un piano dell’edificio mentre altri sono saliti sul tetto. Sul posto sono giunti numerosi agenti e carabinieri. In serata i detenuti sono rientrati nelle sezioni.
“Proteste, per fortuna subito rientrate, come quelle in atto nel carcere di Salerno, si sono registrate oggi anche nell’istituto penitenziario di Carinola e nel carcere napoletano di Poggioreale”. Lo rendono noto, in un comunicato, il segretario regionale e il presidente dell’Uspp Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti. “Pur comprendendo la reazione di malcontento e il disagio della popolazione detenuta, – spiegano i due sindacalisti – nella maggior parte delle carceri la popolazione detenuta ha compreso il senso di tali restrizioni data la contingente emergenza”. “Questo ennesimo e grave evento critico – sottolineano Auricchio e Moretti – connota la precaria realtà del carcere salernitano. In più occasioni abbiamo denunciato la grave criticità che affligge il carcere di Salerno sia a causa della carenza di personale sia a causa delle carenze strutturali e di strumenti tecnologici di difesa passiva”
Il Sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo ha commentato:”Malcontento e disagio non possono assolutamente giustificare azioni violente che non devono verificarsi. Il mio grazie ai Carabinieri e agli agenti che sono a lavoro per riportare alla normalità una situazione cosi’ delicata. E’ un momento complesso e difficile per tutti, dobbiamo restare umani”, aggiunge Tofalo.
Cronache della Campania@2020
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