aveva una condanna definitiva a 10 di anni reclusione


Il Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila, accogliendo l’istanza dell’avvocato Vittorio Fucci, ha scarcerato Massimo Venosa, 46 anni, di San Cipriano d’Aversa (Caserta), domiciliato ad Airola (Benevento), considerato elemento di spicco del Clan dei Casalesi, in particolare del gruppo Schiavone-Venosa.

L’uomo era detenuto nel carcere di massima sicurezza di Sulmona dopo l’arresto, avvenuto il 24 febbraio del 2020, a seguito di una condanna definitiva a 10 di anni reclusione per associazione a delinquere di stampo mafiosa, traffico di stupefacenti ed una serie di estorsioni aggravate dal metodo mafioso.

Le erano supportate da intercettazioni telefoniche, ambientali, da appostamenti e dalla collaborazione di alcuni pentiti, in particolare del boss Raffaele Venosa, reggente pro-tempore dei Casalesi, che delineava la figura del parente come elemento di spicco del clan, promotore di una serie di estorsioni e gestore di intere piazze di spaccio, tra cui quella di Casale di Principe.

LEGGI ANCHE  Napoli, bidoni della differenziata per occupare i posti auto a Viale Gramsci

Il maxi-blitz in cui fu coinvolto portò all’arresto anche di Walter Schiavone, figlio del capoclan Francesco Schiavone, alias “Sandokan”. A il giudice ha concesso la misura degli arresti domiciliari.

Ultime News

TI POTREBBE INTERESSARE
NEWS

Napoli: i genitori di Francesco Pio Maimone scrivono a Carlo Chiaro in una lettera commovente

La commovente lettera dei genitori di Francesco Pio Maimone...

17enne ferito da colpi di pistola a Bagnoli mentre si trovava in un bar

Giovane ferito da colpo di pistola a Bagnoli La scorsa...

Nuova inchiesta sulla camorra di Ponticelli: richiesti più di 250 anni di carcere

Processo di primo grado a Napoli contro il cartello...

Il boss Domenico Belforte rimane al 41 bis: considerato pericoloso dai giudici

La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma Domenico Belforte,...